Certificati online
A partire dal 15 novembre 2021, grazie all'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), sarà possibile scaricare online, gratuitamente e in maniera autonoma, 14 tipologie di certificati per sé o per un componente della propria famiglia anagrafica. L'operazione potrà essere svolta accedendo al portale di ANPR con l’identità digitale (SPID, CIE o CNS), senza bisogno di recarsi allo sportello. Questi i certificati scaricabili:
● di Residenza
● di Residenza AIRE
● di Stato civile
● di Stato di famiglia
● di Stato di famiglia con l'indicazione dei rapporti di parentela
● di Cittadinanza
● di Esistenza in vita
● di Residenza in convivenza
● di Stato di famiglia AIRE
● di Stato Libero
● Anagrafico di Unione Civile
● di Contratto di Convivenza
● anagrafico di nascita (attenzione: non è il certificato di nascita, ma solo una
risultanza anagrafica!)
● anagrafico di matrimonio (attenzione: non è un certificato di matrimonio, ma solo
una risultanza anagrafica. Non riporta nessuna annotazione, come ad esempio la
scelta del regime patrimoniale.)
Questi certificati possono essere richiesti anche in forma contestuale (più certificati in uno: si può produrre, ad esempio, un certificato di residenza, stato di famiglia e stato civile).
Prima dell’emissione definitiva (che contiene il QRCODE ed il Sigillo elettronico
qualificato del Ministero dell’Interno) è preferibile visualizzare l’anteprima
per controllare i dati.
Il certificato può essere richiesto in esenzione dall'imposta di bollo per determinati
usi (separazione o divorzio, adozione o affidamento minori, presentazione a società
sportive...).
I certificati possono essere scaricati o ricevuti all’indirizzo di posta indicato nel profilo utente. Per accedere al servizio:
Entra in ANPR
Si dovrà accedere usando SPID o i codici della Carta di Identità Elettronica (CIE). Una volta eseguito l'accesso:
- selezionare l'opzione "Richiedi un certificato"
- scegliere il tipo di certificato (o di certificati) da produrre.
- Si può poi richiedere il certificato per uno degli usi esenti:
l certificato riporta un QR code per la verifica dell'autenticità e non viene firmato né timbrato da nessun operatore: è emesso direttamente dal Ministero dell'Interno.
Autocertificazioni e visure anagrafiche
Che cos'è l'autocertificazione
E’ un sostituto del certificato che consente di dichiarare stati, fatti e qualità.
La dichiarazione deve essere firmata per essere valida, ma la firma non deve essere
autenticata: basta allegare copia di un documento di identità.
Cosa è possibile autocertificare
La data e il luogo di nascita, la residenza, la cittadinanza, il godimento dei diritti
politici, lo stato civile (celibe o nubile, coniugato/a, vedovo/a, divorziato/a), lo stato
di famiglia, l'esistenza in vita, la nascita del figlio, il decesso del coniuge,
dell'ascendente o del discendente, la posizione agli effetti degli obblighi militari,
l'iscrizione in albi o elenchi tenuti dalla pubblica amministrazione, i titolo di studio o le
qualifica professionale possedute;
esami sostenuti; titolo di specializzazione, di abilitazione, di formazione, di
aggiornamento e di qualifica tecnica, situazione reddituale ed economica, anche ai
fini della concessione di benefici e vantaggi di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali;
l'assolvimento di specifici obblighi contributivi con l'indicazione dell'ammontare
corrisposto; l'assolvimento di specifici obblighi contributivi con l'indicazione
dell'ammontare del tributo assolto;
il possesso e numero del codice fiscale, della partita IVA e di qualsiasi dato presente
nell'archivio dell'anagrafe tributaria e inerente all'interessato, lo stato di
disoccupazione, la qualità di pensionato e la categoria di pensione, la qualità di
studente o di casalinga, la qualifica di legale rappresentante di persone fisiche o
giuridiche, di tutore, di curatore e simili, l'iscrizione presso associazioni o formazioni
sociali di qualsiasi tipo, di non aver riportato condanne penali, e tutti i dati a diretta
conoscenza dell'interessato contenuti nei registri di stato civile.
Attenzione: non tutto è autocertificabile! Ad esempio, non si possono autocertificare certificati medici e sanitari o veterinari, certificati di marchi o brevetti di origine o conformità CEE, documenti che attestino la possibilità di contrarre matrimonio e atti da trasmettere all’estero. Non si può nemmeno autocertificare l'identità personale.
Chi può e chi deve accettare l’autocertificazione
Le Pubbliche Amministrazioni e i gestori privati di servizi pubblici sono obbligati ad accogliere le autocertificazioni per tutti i casi previsti, mentre i privati sono liberi di accettarle o di richiedere i certificati corrispondenti.
Si precisa che ai sensi dell'articolo 15, comma 1, della legge 12 novembre 2011,
n 183 " Norme in materia di certificazioni e dichiarazioni sostitutive", a
partire dal 1 gennaio 2012 le certificazioni rilasciate dalla
pubblica amministrazione in ordine a stati, qualità personali e fatti sono valide ed
utilizzabili solo nei rapporti tra privati. Questo significa che le pubbliche
amministrazioni non possono più richiedere al cittadino certificazioni (relativi a stati,
qualità personali e fatti) rilasciate da altre pubbliche amministrazioni.
Sui certificati rilasciati dall'Anagrafe quindi verrà apposta, a pena di nullità,
la dicitura:" il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica
amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi."
Nota bene
I cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia possono utilizzare l'autocertificazione limitatamente agli stati, alle qualità personali ed ai fatti certificabili o attendibili da parte di soggetti pubblici italiani.
Come fare
Non è necessario recarsi all’Ufficio Anagrafe, ma si può compilare autonomamente a casa uno dei moduli qui allegati, oppure stampare un modello di autocertificazione precompilato direttamente dal sito di ANPR.
Tutti i cittadini residenti, infatti, hanno oggi a disposizione uno strumento prezioso che permette di verificare i propri dati anagrafici registrati nell' Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR): la banca dati centralizzata presso il Ministero degli Interni che raccoglie i dati di tutti i cittadini iscritti in anagrafe e residenti nei Comuni transitati al nuovo sistema.
In caso di necessità è possibile stampare autocertificazioni precompilate. I dati che vengono indicati nell’autocertificazione precompilata sono costantemente aggiornati e non rendono più necessario recarsi agli sportelli dell’Anagrafe.
Per accedere al servizio si può visitare QUESTA PAGINA
In particolare, è possibile produrre autocertificazioni (anche cumulative di due o più dei seguenti dati) relative a:
- nascita;
- stato civile (libero o coniugato);
- cittadinanza;
- stato di famiglia (composizione della famiglia anagrafica);
- residenza;
- esistenza in vita.
I possessori di
- SPID (il Sistema Pubblico di IDentificazione) o
- CIE (la Carta d'Identità Elettronica) o
- CNS (la Carta Nazionale dei Servizi, che tipicamente è la tessera sanitaria attivata con PIN)
possono entrare nell'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente e verificare o stampare autocertificazioni riguardanti i propri dati scegliendo uno dei seguenti metodi:
Se si dispone di un lettore di smart card è possibile leggere la CIE direttamente,
ma si può anche accedere usando lo smartphone.
In questo caso è necessario scaricare la app CieID e registrare la propria carta seguendo le istruzioni.
La Visura
Il cittadino può quindi accedere ai propri dati presenti nell’archivio, ed in particolare a:
- Generalità: data e luogo di nascita, sesso, codice identificativo comunale e ANPR e (se presenti) gli estremi dell’atto di nascita;
- Stato civile (celibe o nubile; coniugato; già coniugato);
- Cittadinanza;
- Carta identità: numero, tipo (cartacea o elettronica), validità per l’espatrio, data di scadenza e comune di rilascio;
- Composizione della famiglia anagrafica (stato di famiglia)
- Residenza
L’autocertificazione
Il cittadino può anche stampare la propria autocertificazione di residenza, stato di famiglia, stato civile, nascita ed esistenza in vita (singolarmente o combinando più di un dato nello stesso documento) usando la funzione “stampa autocertificazione”.
Certificati
Chi li rilascia
I certificati anagrafici (residenza, stato di famiglia, stato libero...), in generale, vengono rilasciati dall’Anagrafe del Comune di residenza. Il Comune di Castelnuovo Rangone, però, aderisce anche al sistema ANPR: il cittadino ha quindi la possibilità di richiedere i certificati anagrafici e di accedere ai propri dati non solo dal Comune di Castelnuovo Rangone, ma da qualsiasi altro Comune registrato all’ANPR.
I certificati di Stato Civile (nascita, matrimonio,
morte) possono invece essere rilasciati solo dal Comune dove è
avvenuto l’evento, o da quello dove la persona interessata era
residente al momento dell’evento.
Per fare un esempio: se una coppia contrae matrimonio nel Comune di Modena, ma
uno degli sposi al momento del matrimonio è residente a Vignola, il Comune di
Vignola trascriverà l'atto di matrimonio e ne potrà rilasciare certificazione. Se però la
coppia si trasferisce in seguito nel Comune di Castelnuovo Rangone, quest'ultimo
non avrà la possibilità di rilasciare un certificato di matrimonio.
Chi li può richiedere
Possono essere richiesti dall’interessato o da una persona delegata
dall'interessato.
Se il richiedente è una persona diversa dall’interessato potrà ottenere solamente
alcuni tipi di certificato (stato di famiglia e residenza) e non potrà avere accesso ad
alcuni dati quali ad esempio paternità e maternità. Dovrà inoltre compilare una
richiesta scritta e allegare una fotocopia del suo documento d’identità.
Modalità di richiesta
Presso lo sportello di via Turati 10/A a piano terra, negli orari di apertura al
pubblico.
Per la modalità di richiesta tramite posta ordinaria e posta elettronica, vedere sezione
apposita.
Costo
I certificati anagrafici sono tutti soggetti all'imposta di bollo (marca da bollo da € 16.00), tranne quelli richiesti per gli usi consentiti dalla legge ((D.P.R. n.642 del 26 ottobre 1972; Art. 19 lg. 74/1987; Art. 82 lg. 184/1983). Qui un elenco dei casi di esenzione.
N.B. L’uso deve essere sempre specificato dal richiedente: non è sufficiente chiedere un certificato "in carta libera", ma si deve specificare l'uso per il quale si richiede.
Validità
Tutti i certificati, tranne quelli di morte, hanno validità di 6 mesi dal giorno del rilascio.
Dal 1 gennaio 2012 i certificati rilasciati sono validi solo nel rapporto tra privati (art 15, comma 1, legge 12/11/ 2011, n 183 " Norme in materia di certificazioni e dichiarazioni sostitutive). Nei rapporti con Pubbliche Amministrazioni debbono essere sostituiti da autocertificazione e, se presentati ugualmente, sono nulli.
Tempi di rilascio
I certificati richiesti allo sportello vengono rilasciati in tempo reale al momento del pagamento di quanto dovuto.
Certificati Storici e Originari
La richiesta del certificato storico va consegnata all’Ufficio in forma scritta,
indicando tutti i dati in possesso del richiedente per facilitare la ricerca.
Se il certificato deve essere rilasciato in bollo il costo è di € 5.16
a nominativo + € 16 di marca da bollo; se in carta
semplice € 2.58 a nominativo.
I tempi di rilascio verranno concordati con l’Ufficio.
Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà
Che cos'è
E’ una dichiarazione riguardante stati, fatti e qualità a diretta conoscenza dell’interessato, non ricompresi nell’elenco previsto per le autocertificazioni.
Chi la può accettare
Uffici Pubblici e privati. Se la dichiarazione deve essere presentata ad un ufficio pubblico non è necessaria l’autentica di firma, mentre i privati spesso richiedono questa formalità, da effettuarsi firmando davanti all'Ufficiale di Anagrafe del proprio Comune di residenza o di qualsiasi altro Comune italiano. L'autentica di firma su una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è soggetta all'imposta di bollo.
Cosa è possibile dichiarare
Si possono dichiarare stati, qualità personali o fatti a diretta conoscenza dell'interessato e per i quali non è prevista la dichiarazione sostitutiva di certificazione.
In caso di successione a seguito di decesso, ad esempio, uno degli eredi può dichiarare chi sono gli eredi legittimi (usando, ad esempio, questo modulo), la situazione di famiglia originaria, la proprietà di un immobile, ecc., da presentare a istituti bancari, notai o associazioni.
Se la dichiarazione è da presentare a Poste Italiane, invece, è necessario procurarsi presso il locale ufficio postale il modulo corretto predisposto dalle Poste.
La dichiarazione che il dichiarante rende nel proprio interesse può riguardare anche stati, fatti e qualità personali relativi ad altri soggetti di cui egli abbia diretta conoscenza.
Cosa non è possibile dichiarare
ATTENZIONE! La dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà non può in nessun caso consistere in
- Dichiarazioni future
- Dichiarazioni d’impegno
- Accettazioni o rinunce d’incarico
- Procure
- Scritture private
- Dichiarazioni a contenuto negoziale regolate dal codice civile
- Fogli in bianco
- Dichiarazioni scritte in una lingua diversa dall'italiano
Non è possibile dunque autenticare manifestazioni di volontà (impegni, rinunce, accettazioni, procure) e deleghe configuranti una procura (quando un soggetto conferisce volontariamente il potere ad un altro di compiere degli atti in nome e per conto di questi, si parla di procura, anche nel caso il documento parli genericamente di "delega").
Il Servizio Anagrafe non può autenticare dichiarazioni contenenti espressioni di volontà o di impegno, né dichiarazioni che si riferiscono al futuro.
Tale tipo di autenticazione può essere effettuata solo ed esclusivamente presso un Notaio.