Differenza fra domicilio e residenza
Il domicilio è il luogo in cui un soggetto ha stabilito la sede principale dei propri affari ed interessi, mentre la residenza è il posto in cui la persona ha la sua dimora abituale.
Sostanzialmente, quindi, la residenza è il posto in cui si abita abitualmente, mentre il domicilio è il luogo in cui si svolgono i principali affari. Residenza e domicilio possono quindi non coincidere.
Cosa significa? Ecco un esempio: se hai la residenza a Castelnuovo Rangone, ma ti trasferisci temporaneamente a Milano per motivi di lavoro, di salute o di studio, questo diventa il tuo domicilio.
Il domicilio va registrato?
In generale, la scelta del domicilio non segue nessuna formalità (non esiste un “certificato di domicilio” né una "registrazione di domicilio").
La legge non prevede una comunicazione ufficiale all'Ufficio Anagrafe (o, se è per questo, a nessun altro ufficio pubblico) per dichiarare l’indirizzo di domicilio; tuttavia, i cittadini italiani e comunitari possono attestare il proprio domicilio attraverso una dichiarazione sostitutiva: possono dichiarare, cioè, di essere domiciliati in un certo luogo. L'autodichiarazione può essere presentata a tutti i soggetti che hanno l'interesse o la necessità di conoscere l'informazione (datore di lavoro, banca, assicurazione, forze dell'ordine...)
Come si dichiara il domicilio
Si può compilare un modulo generico dove inserire i dati anagrafici e l’indirizzo del proprio domicilio (via/piazza, numero civico, interno, CAP, città). Il modulo deve riportare la firma autografa del dichiarante.
Il dichiarante si assume la responsabilità di quanto indicato nel modulo, sia dal punto di vista penale che civile: in caso di informazioni non veritiere può scattare la denuncia per falso.
In allegato a questa pagina si può trovare un modulo da utilizzare per la dichiarazione, riportato anche qui.